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Vestirsi in barca a vela

Vestirsi in barca a vela: il sistema dei tre strati

Tutto parte dalla prima regola generale dell’abbigliamento in barca a vela, ovvero dal vecchio e caro sistema dei tre strati. Questo vale per le uscite in barca a vela – e per le regate – d’estate e d’inverno. In qualsiasi stagione, infatti, l’escursione termica in mezzo alle onde è molto accentuata, ed è dunque opportuno prepararsi a tutto, con un abbigliamento pronto ad alleggerirsi e ad appesantirsi in modo veloce, senza per questo perdere punti quanto a libertà di movimento. Ecco dunque che si mette in atto, per soddisfare tutti questi requisiti, il famoso sistema a tre strati.

Il primo strato è ovviamente quello a contatto con la pelle del velista. Qual è il suo scopo? Come ben sanno gli sportivi, l’obiettivo degli indumenti da tenere a bordo pelle è quello di proteggere, ma soprattutto di espellere il sudore. Proprio così: a tenerti caldo ci penseranno semmai il secondo e il terzo strato. Più precisamente, con una pelle sudata e quindi bagnata si può essere coperti da mille strati, ma sarà inutile, perché l’umidità non ci permetterà di mantenere il nostro calore naturale. Ecco dunque evidenziata l’importanza del primo strato, fatto tendenzialmente da capi estremamente aderenti, leggeri e in materiale tecnico.

Il secondo strato è composto invece da indumenti comodi, caldi ma allo stesso tempo leggeri. É il regno, insomma, delle maglie in pile e dei pantaloni tecnici per barca a vela, i quali puntano al compromesso tra una sufficiente protezione termica e un’eliminazione del sudore. Questo secondo strato può essere senz’altro utile per proteggere a dovere il corpo in una giornata normale. Ma quando subentrano il vento, l’aria fredda, la pioggia o gli schizzi delle onde, può poco o nulla. Ecco dunque che entra in gioco il terzo strato, quello che dona impermeabilità e protezione dal vento al nostro abbigliamento per barca a vela. Parliamo dunque di salopette e di giacche cerate per barca a vela, le quali però – soprattutto per chi deve affrontare una regata – devono essere assolutamente traspiranti. Manovre prolungate e continue fatte all’interno di una cerata vecchio stampo, infatti, non possono che trasformare questo involucro in una sauna!